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Bassa autostima e come farla crescere

Può capitare di avere una bassa autostima, anche solo in alcuni momenti della vita. Non è una cosa grave fintanto che te ne rendi conto e ti metti in gioco per accrescerla.

Ormai sappiamo che tra i segreti del seduttore c’è quello di avere un buon livello di autostima che ti permette di farti avanti per conoscere una ragazza e che ti infonde coraggio per rimorchiare una donna che ti piace.

All’estremo opposto ci sono le persone con una bassa autostima che non riescono ad approcciare una ragazza perché hanno paura di fallire o perché non si sentono all’altezza.

Se sei una persona timida, non significa per forza che la tua sia bassa. La questione è ben più complessa perché la timidezza incide soprattutto sulla tua capacità di relazionarti con gli altri.

L’autostima indica quanto e come tu ti valuti. Per cui potresti essere timido e avere un’autostima diciamo “sufficiente”. Esse sono collegate, è chiaro che se soffri di una fortissima timidezza, non potrai mai avere un’autostima altissima.

Cerchiamo di capire da cosa deriva e se è possibile intraprendere un percorso di crescita personale per aumentarla e trasformare la corretta percezione di noi stessi in un punto di forza.

Bassa autostima e corretta autostima

Prima di tutto è importante capire cosa intendiamo per autostima per essere sicuri di essere tutti allineati sul suo significato.

L’autostima è la valutazione che diamo a noi stessi, alle nostre caratteristiche e capacità.

Come vedi, di base, essa non ha un significato negativo o positivo, ma è solo il nostro modo di vederci quando ci mettiamo davanti allo specchio.

Questa valutazione può poi oscillare tra due estremi opposti: bassa (negativa) e alta (positiva) a seconda della distanza tra il sé ideale e il sé percepito.

Il sé ideale è quello che vorremmo essere, dal nostro modello di persona che vogliamo raggiungere, dalle caratteristiche che vorremmo possedere.

Il sé percepito è invece come ci vediamo, chi crediamo di essere e delle qualità (finte o vere) che pensiamo di ossedere.

Nel caso sia bassa si ha poca fiducia in sé stessi, non ci si sente in grado di superare un ostacolo e, nel caso di approcciare una ragazza, si pensa di non essere alla sua altezza e quindi neanche ci facciamo avanti per paura di essere rifiutati.

Come puoi vedere la bassa autostima è un marchio negativo che ci autoinfliggiamo perché è frutto delle nostre paure e, spesso e volentieri, è una penalità che ci diamo senza che sia vera.

Magari un’altra persona con le nostre stesse caratteristiche ma con un alto livello di autostima è sicuro di sé e ha successo con le donne.

L’autostima non è una nostra qualità fissa e stabile come il colore degli occhi. Essa varia nel tempo ed è influenzata dagli accadimenti della nostra vita e da quanto l’alleniamo per migliorarla.

Nessuno nasce con una bassa autostima ma arriva a quel punto perché nella vita gli sono capitate determinate esperienze negative. Allo stesso tempo una persona può lavorare su di sé per migliorarla.

Come migliorare?

Il punto di partenza è capire chi siamo realmente e dare alle nostre caratteristiche fisiche e psicologiche il valore corretto.

Finché non siamo in grado di giudicarci oggettivamente sarà impossibile decidere quali caratteristiche del nostro carattere che non vanno bene devono essere migliorate.

Il secondo passo è capire chi vogliamo essere e quali caratteristiche vorremmo avere per sentirci persone migliori. Anche in questo caso è molto importante essere oggettivi, porci degli obiettivi seri ed obiettivamente raggiungibili e non chiederci l’impossibile.

Porsi degli obiettivi troppo difficili da raggiungere è controproducente perché non raggiungendoli la nostra autostima si abbasserà ulteriormente.

Il terzo punto è, una volta individuati gli obiettivi, lavorare seriamente e con costanza per raggiungerli ed eliminare la bassa autostima.

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