Una cosa che moltissimi fanno prima di approcciare una persona è cercare lo sguardo per capire se c’è un minimo di interesse.
Si tratta di un meccanismo difensivo che è normale, specialmente se si è alle prime armi con la seduzione e quelli che sono definiti “approcci a freddo”. Andare da una persona, senza avere nessuna informazione o impressione, non è facile.
Cercare il contatti visivo, lo sguardo, serve solo a te stesso per avere l’illusione che lei sia interessata a te. Ma questo è un modo di percepire la seduzione infantile e sbagliato.
L’aspetto fisico conta, ma solo al primo approccio, una volta che ti presenti e ci parli entreranno in campo altri fattori come:
- cultura,
- sicurezza in te,
- empatia,
- capacità di flirtare,
- contatto fisico,
- buon linguaggio del corpo
- …
Come vedi l’essere bello o muscoloso non ha valore nel lungo periodo, o almeno non è così importante come credevi.
Cercare lo sguardo come un segugio
Nei locali si possono individuare i morti-di-figa in pochi istanti: sono coloro che si guardano intorno alla ricerca di un eye-contact con una ragazza.
Stanno lì a girare la testa di continuo sperando di incrociare lo sguardo con una che gli piace, e che questa ricambi con un minimo segnale.
Visti i tanti elementi, è chiaro che questa condizione si possa verificare di rado, molto di rado. Senza contare che se cerchi apposta lo sguardo di una ragazza, lei capirà subito il tuo scopo catalogandoti come “a caccia”.
Starai perpetrando un tipo di stereotipo maschile non molto interessante, anzi, la maggior parte delle ragazze si infastidirà perché sapranno che il tuo cercare lo sguardo è dovuto alle tue paure.
Come abbiamo visto, è un modo per avere qualche rassicurazione.
Se mi guarda, significa che le piaccio!
Niente di più sbagliato. Le persone osservano cosa accade intorno, guardano gli altri senza per questo avere qualche forma di interesse. Ci si guarda intorno, lo facciamo tutti!
E se tu guardi una ragazza, lei ricambierà non perché le piaci, ma perché vuole capire che diavolo hai da guardare.
Se invece capita…
Incrociare gli sguardi non è sempre male, anzi. Se in un ambiente ti capita di farlo per caso, senza comportarti da segugio, allora è un buon segnale che puoi sfruttare per conoscere una persona.
Ma non è necessario che ci sia lo scambio di occhiatine da cinema di serie B. Ciò che molti non capiscono è che sullo schermo, il guardarsi, è un modo per far capire allo spettatore che tra due specifici soggetti c’è qualcosa.
Nella vita reale non funziona così. Il colpo di fulmine è una leggenda metropolitana che non ha molti fondamenti nella realtà. Certo, può capitare ma è davvero difficile e non ha senso aspettare che qualcosa accada, meglio essere padroni del proprio destino.
Cercare lo sguardo? Meglio agire!
Cercare lo sguardo è un atteggiamento passivo e, permettimi, da Beta. In più, per avere un minimo di riscontro, dovresti essere almeno un bel ragazzo, altrimenti nessuna ti manderà feedback positivi.
Aspettarli significa perdersi tante opportunità. Alcune ragazze non si guardano in giro proprio perché sanno che tantissimi cercano il contatto visivo per poi approcciare. Così evitano e attendono un uomo che abbia la sicurezza per andarci a parlare senza che lei, con lo sguardo, lo abbia prima rassicurato.
In più alcune ragazze sono timide, diffidenti oppure non vogliono dare false aspettative o hanno paura di sembrare troppo “facili”.
Ti assicuro che avrai molte più chance lanciandoti senza aver bisogno di un infinito scambio di occhiate e sorrisetti. Se ti piace una ragazza, che tu sia in palestra o in una discoteca, vai da lei e conoscila.
Un due di picche, in caso, non uccide nessuno. Ma almeno avrai dimostrato a te stesso di non avere paura, al contrario di quegli sfigati che passano la serata a osservarle tutte senza mai agire.
Cosa ne pensi di tutti quelle pagine Facebook e quei siti che si rifanno palesemente alle cose scritte da te in tutti questi anni?
Meglio copiare da chi dice cose sensate piuttosto che dare messaggi maschilisti, ottusi e spesso deleteri.