Vai al contenuto

Errori in seduzione: un modo sano per fare esperienza

Commettere errori in seduzione è normalissimo, capita e non bisogna farne un dramma e piangersi addosso.

Si può sbagliare, ma il punto fondamentale – che divide gli Alfa dai Beta – è cosa fare dell’errore.

Se sbagli con una ragazza, e lei ti dice o fa capire senza ombra di dubbio, che non ti vuole o che accetta da te solo un’amicizia (leggi l’articolo su Come uscire dalla zona amicizia), ti devi fermare!

Non ha senso continuare a tartassarla di attenzioni, messaggi o chiamate. Ed è altrettanto inutile farsi mille seghe mentali su di lei. Avere fretta è il peggiore errore che puoi fare, ma non l’unico.

La maggior parte delle persone che mi chiedono una consulenza di seduzione si trovano invischiate in situazioni che definiscono “complicate”.

In realtà non lo sono quasi mai, ma perché hanno questa idea? Perché sono coinvolte emotivamente e non hanno mai vissuto una situazione di quel tipo, quindi non hanno esperienza specifica.

Ma come si fa esperienza in seduzione? Come in tutte le cose della vita, mettendosi in gioco e uscendo di casa.

Imparare è un’esperienza, tutto il resto è solo informazione. (Albert Einstein)

Errori in seduzione: devi farne tanti!

Gli errori in seduzione vanno commessi per imparare e capire attraverso di essi cosa fare. Se hai paura di fallire, è un problema.

A causa di questo vero e proprio terrore, molti non si mettono in gioco, così evitano di commettere qualche stupidaggine. Non è un modo sano di porsi.

Perché comporta, appena conoscono una ragazza che un minimo gli da attenzioni, il rifugiarsi in quella non-relazione simile a una amicizia ma che tale non è. Proviamo a essere più precisi:

Ti piace una ragazza, la conosci e ne diventi amico anche se pensi di averla sedotta (nel 99% dei casi, invece, non hai fatto nulla per conquistarla). Trovi i suoi comportamenti incomprensibili e strani, chiedi ad amici e parenti un aiuto ma nessuno ti da una risposta netta.

Ti chiudi in questo non-rapporto e ti fissi su di lei, quasi impazzisci nel tentare di capirla e passi i mesi a farti del male, senza però fare nulla di concreto.

Cos’è accaduto?

Che lei è diventata uno strumento per non metterti in gioco. Ti sei autoconvinto che ti basterà una “mossa speciale” (che non conosci, ma solo perché sei stato sfortunato) per farla tua. Quando, in realtà, sai di non piacerle e che lei non ti vuole!

E allora perché le stai dietro? Così non devi metterti in gioco con altre ragazze, commettere errori in seduzione e soffrire. La tua autostima è sottoterra e hai paura che sbagliare la affossi.

E non è così. Non è l’errore a distruggere l’autostima, ma il fatto che – dopo averlo commesso – tu non ne voglia fare tesoro.

Non hai mai commesso un errore se non hai mai tentato qualcosa di nuovo. (Albert Einstein)

Come risolvere tutto ciò e fare tesoro degli errori

Come ho detto prima fermandoti, prenditi del tempo per te stesso e lasciala andare (lei intendo), tuffati nella vita di tutti i giorni con lei alle spalle (non tornare più sui tuoi passi).

Rifletti su quanto è accaduto, ragiona non avendo solo un unico punto di vista, ma prova a cambiarlo mettendoti nei suoi panni.

Domandati:

  • L’ho davvero sedotta?
  • Cosa ho fatto per sedurla?
  • Mi sono messo in gioco?
  • Ho scherzato sempre, oppure le ho dimostrato anche il mio lato serio?
  • Mi sono comportato in modo risoluto?
  • Oppure da Beta?
  • Quando le ho chiesto di uscire, l’ho fatto in modo diretto o con mezze battute?
  • Ho usato empatia, per capirla nel profondo?
  • Mi piace davvero o è solo l’unica ragazza che conosco?

Le domande che potresti porti sono molte altre, in base alla situazione specifica, e non avere paura delle risposte, anche di quelle più dure e apparentemente dolorose. La seduzione non è una scienza matematica, ma un’esperienza che va vissuta in prima persona.

L’esperienza è il nome che diamo ai nostri errori. (Wilde)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *