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Il romanticismo è morto, lunga vita al romanticismo

Il romanticismo serve per sedurre? In linea di massima è un piccolo aiuto che però devi saper dosare per evitare di sembrare un orsetto del cuore.

Secondo la letteratura rosa e i filmetti romantici americani l’arma di seduzione finale per corteggiare una ragazza è senza dubbio il romanticismo.

La scena classica è solitamente piena di candele, musica soffusa, oppure un pic nic sulla tipica tovaglia a quadri bianchi e rossi, cestino in vimini dal quale esce una bottiglia di vino bianco ghiacciato.

Immagino che alcune donne stiano già impazzendo di una vaga forma di goduria, di piacere e dolce romanticismo.

Allora basterà ripetere la scena e qualsiasi ragazza cadrà ai piedi irretita e adorante?

Ovviamente no! Sedurre una ragazza non è offrirle situazioni, cose o atmosfere da sogno, la cosa è più semplice di quanto si pensi.

Il romanticismo è tutta un’altra storia.

Cosa NON è il romanticismo

Il romanticismo non è una cena da 200 euro in un ristorantino romantico, è una pizza tra innamorati che la fanno freddare perché si guardano negli occhi”. Così un semi sconosciuto scrittore italiano racconta cosa non è, secondo lui, il romanticismo.

Ed io sono d’accordo, perché ci si focalizza quasi esclusivamente sul contesto e quasi per nulla sulla persone. Così quante volte avrai creato un appuntamento perfetto, cinematografico, così smielato da far cariare i denti, eppure non è andata come ti eri immaginato.

La tua fantasia aveva galoppato senza sosta, avevi immaginato baci romantici, sguardini maliziosi e languide carezze e contatto fisico.

Poi ti sei svegliato tutto sudato quando lei ti ha detto:

  • Ti vedo come un amico.
  • Non voglio rovinare quello che abbiamo.
  • Perché rischiare di distruggere il nostro rapporto.
  • Ti stimo come persona.
  • Ho mai dato motivo di credere che mi piacessi.
  • Scusami non me la sento.
  • Vengo da una brutta storia.
  • Sono lesbica.
  • Ho mal di testa.
  • Sono allergica alle chele di granchio.
  • Ti chiamo io.
  • Ti voglio troppo bene.
  • Oddio sono diventata cieca!
  • Il mio analista non vorrebbe.
  • Sono vergine (a 30 anni magari).
  • Non corriamo troppo.
  • Mi piaci ma non sei il mio tipo.

E potremmo continuare per ore.

Sei stato romantico, eppure…

Eppure tu hai fatto tutto alla perfezione, perfino il colore delle candele era abbinato con quello dei tuoi occhi e la temperatura del vino era quasi perfetta.

Hai studiato su decine di libri e manuali come provarci con una ragazza, ti sentivi pronto per farla tua. Si è anche spazzolata tutto il cibo (anche se tra una mandibolata e l’altra diceva di essere a dieta) che manco uno squalo bianco! Ma ti ha detto una delle frasi sopraelencate (o una variante).

In pratica le hai subito dato il “potere”, la sicurezza che ormai ti ha in pugno rendendola immune alla tua seduzione. Non ha senso comportarsi così, si fa perdere interesse e mistero che sono alla base di una sana seduzione

Cosa è il romanticismo

Per provarci con una ragazza il romanticismo, purtroppo, non serve a nulla. Per essere più precisi non serve, ma non all’inizio, quando vi state conoscendo. Ancora prima ci sono tante altre cose alle quali non si può prescindere per conquistare una ragazza.

Se prima lei non prova un minimo di attrazione nei tuoi confronti apprezzerà il gesto “tecnico”, ma lo vedrà privo di qualsiasi emozione e come tale artefatto e, tutto sommato, inutile.

Un momento romantico non serve per conquistare una ragazza, ma per suggellare la forte attrazione che fino a quel momento è nata ed insieme avete fatto crescere.

Prima di pensare al romanticismo e ad essere sdolcinati dovete fare molto di più, dovete sedurre, creare empatia ed attrazione.

Questo è possibile anzitutto esponendosi anche dal punto di vita emotivo (senza diventare delle ragazzine piagnucolose).

In questo l’ironia vi aiuterà moltissimo, ci sta che lei sappia che ti piace, ma allo stesso tempo il gioco della seduzione è anche non darle certezze a riguardo.

A questo è fondamentale aggiungere il giusto linguaggio del corpo e contatto fisico, più un pizzico di fortuna e di destino, perché a volte le cose non vanno come si sperava.

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