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Le caratteristiche di un maschio alfa che dovresti avere

Per capire quali possano essere le caratteristiche di un maschio alfa – secondo il mio personale punto di vista – ti consiglio di imparare questa frase:

Un vero maschio alfa non è un tiranno che comanda e basta per il proprio tornaconto, il vero alfa ama gli altri, li rispetta e ascolta le loro esigenze. Il vero alfa non utilizza le proprie capacità per il suo personale tornaconto, ma si mette al servizio della comunità per renderla migliore e per difendere i più deboli.

Se hai anche solo provato a diventare così, significa che sei sulla buona strada verso la tua alfaness. Ricorda che in ogni persona c’è un alfa, solo che a volte non ce ne rendiamo conto e il sistema sociale in cui viviamo lo mortifica e tiene in gabbia: tu puoi liberarlo.

Nella fantasia comune il tipico maschio alfa è il lupo, questo perché ha una struttura sociale molto simile a quella umana. Infatti vive in branco, c’è un leader ed ognuno ha in esso un ruolo specifico che lo caratterizza e lo rende utile e funzionale per la sopravvivenza di tutti.

Anche i maschi, del lupo, controllano ed educano la prole e le stesse femmine vanno a caccia. In più, e questa è una caratteristica particolare, il lupo è monogamo (come dovrebbe accadere dopo il matrimonio tra persone). Infatti il lupo si “sposa” e rimane fedele per tutta la vita.

L’alfa quindi non va con tutte le femmine ma solo con una (di solito quella geneticamente superiore come lui), il suo unico vantaggio nell’essere un alfa è che ha più possibilità di scelta, come accade tra le persone.

Le caratteristiche di un maschio alfa: l’altruismo

Altra caratteristica fondamentale dell’alfa lupo è che le sue doti non sono per un vantaggio personale, infatti il suo “potere” è funzionale alla sopravvivenza, alla caccia e alla migliore vita sociale.

La sua non è una leadership fisica e violenta, ma è una leadership innata e personale. Per questo tutti lo seguono non per paura, ma per fiducia nei suoi mezzi.

Ed il primo a doversi fidare di sé stesso è, appunto, lo stesso maschio alfa che si prende le sue responsabilità e rischi. Non lo fa per farsi bello e forte davanti le femmine, ma per il branco che si è affidato a lui.

Nell’uomo le caratteristiche di alfa sono simili, non c’è dubbio, ma essere un capobranco (in base al contesto) non può e non lo si deve far pesare. Infatti la leggerezza dei modi e la gentilezza sono caratteristiche necessarie a farsi amare e soprattutto per essere rispettati.

E per essere rispettato l’alfa deve senza alcun dubbio portare il massimo rispetto verso tutti, dico tutti. Anche il più debole della comitiva o dell’ufficio perché dimostra così di non giudicare le persone e di non valutarle con superficialità come fanno la maggior parte dei finiti alfa o bulli di strada.

Mostra le tue debolezze, ma senza esagerare!

È paradossale ma un vero alfa non ha così tanta paura di mostrarsi vulnerabile, perché lui sa che quello non è un atto di debolezza, ma di vera e assoluta forza.

Invece chi è un beta, è timoroso ed ha il terrore del mondo tende troppo di frequente a fare il contrario, a chiudersi in se stesso e mostrare una forza, una sicurezza che non ha.

Capita quindi che ostenti non solo le sue virtù ma soprattutto un carattere che non possiede. Questo da l’idea iniziale di forza che però con il tempo non regge e si risulta incoerenti, umorali e poco stabili.

Invece alcuni alfa, non ancora al massimo della loro alphaness, fanno il contrario. Loro si sentono quasi dei super eroi da fumetto e così desiderano di apparire sempre dei fenomeni multivitaminici (neanche fossero il Polase), sempre in forma, allegri e pronti all’azione. Danno vita a caricature e modelli errati.

La paura è un grande nemico

Hanno paura che non comportandosi in tale modo vadano a perdere credibilità e che le loro debolezze possano essere spunto e occasione per gli altri quasi-alfa di aggredirlo alla gola e di scalzarlo dalla leadership.

Dal momento che hanno bisogno di sembrare decisi, questi alfa feriti, agiscono sulla base delle loro intuizioni, spesso errate.

Non comprendono, capiscono e ascoltano davvero gli altri distruggendo così, con questo atteggiamento intimidatorio, i rapporti e la fiducia che con il tempo hanno instaurato con donne e uomini del loro ambiente (sociale, familiare, lavorativo, scolastico).

È strano perché invece, quando un capobranco ammette le proprie debolezze viene realmente considerato una persona più forte e più sicura di sé. Mostrare la propria fragilità, che fa parte della natura umana, non viene percepito come un atto negativo. Essi suscitano molto più rispetto, rendendoli più vicini ai comuni mortali e quindi più amati ed apprezzati come leader.

Per cui affrontate i vostri limiti, siete umani, sia che siate alfa che uomini che vogliono diventarlo, il perfettino non avvicina le persone, ma le allontana di molto.

Ad esempio le donne amano chi le fa un po’ soffrire, e di certo un uomo perfetto non sarà mai in grado di farlo nella sua costante ricerca, appunto, della perfezione.

Tra le caratteristiche di un maschio alfa c’è, incredibilmente, anche l’imperfezione!

È importante per diventare un vero alfa andare incontro ai vostri limiti, paure e debolezze ma non come strumenti da sbandierare per avere compassione e attenzioni.

Il rischio è proprio questo, invece dovete fare il cammino verso il vostro personale “inferno” da soli, in silenzio per poter finalmente comprendere come siete realmente.

Alcuni esempi che ti possono essere d’aiuto

Di seguito una lista di esempi per certi versi illuminanti, quesiti che dovresti porti per capire:

  • Quando mi si chiede qualcosa faccio una gran fatica a rispondere “non lo so”.
  • Faccio di tutto per sembrare più intelligente e sveglio degli altri.
  • Quando parlo del mio passato o delle mie esperienze (come il numero di donne che ho avuto) ho la tendenza ad esagerare.
  • Se qualcosa può mettermi in cattiva luce o non farmi sembrare un maschio alfa le provo tutte per distogliere l’attenzione del gruppo e focalizzarla su altro.
  • Mi capita, qualche volta, che durante una bella chiacchierata con gli amici o con una bella ragazza, che anche se non capisco appieno, faccio comunque finta di aver compreso tutto perfettamente.
  • Anche se non sono sicuro di quello che sto facendo tendo sempre a dare di me un’immagine, all’esterno, di sicurezza.

Se hai risposto di “” anche solo ad 1/3 delle domande allora è chiaro che hai la tendenza a nascondere le tue vere emozioni non solo agli ma soprattutto a te stesso.

Questo farà sì che non ci sia coerenza tra il tuo modo di fare, linguaggio del corpo e reali sensazioni che provi facendoti risultare artefatto e poco naturale, in una parola: una beta.

Le caratteristiche di un maschio alfa: la sincerità

La sincerità che però non deve essere uno scudo per dire: sono fatto così, con tutti i miei limiti.

Mostrandoli con troppa faciloneria in modo che poi avrete sempre una giustificazione ai vostri comportamenti errati o non da alfa. Perché mettendo le mani avanti la vita sarà molto più facile, ma non una vita da alfa che è:

  • Sincero prima di tutto con sé stesso e non racconta i suoi limiti o paure per avvantaggiarsi, ma nel momento del bisogno è in grado, lui stesso, di chiedere aiuto o conforto.
  • Un alfa è sincero ma non regala le sue parole come fossero caramelle e non ha paura di chiedere aiuto, supporto, agli altri.
  • Ha spesso la tendenza a volersi dimostrare il migliore, una sorta di super eroe senza limiti, macchia o paura.

Ha quasi il terrore che se non si comporta così la loro leadership ne possa venir meno e la loro credibilità intaccata, che sia in ambito lavorativo, scolastico o personale.

Si sentono come se fossero sempre sotto i riflettori e che il mostrare dei limiti, che tutti hanno, possa per loro essere prima di tutto un’onta e in secondo luogo la scusa per gli avversari per attaccarli neanche fossero squali che come sentono l’odore del sangue aggrediscono a morte.

Così si utilizza erroneamente un atteggiamento intimidatorio, aggressivo e volto a non mostrare mai alcuna debolezza.

Tentano di sembrare decisi non attraverso una seria e chiara conoscenza di ciò che accade loro intorno, ma sulla base di presupposti e supposizioni personali dimenticando una serie di elementi e fattori.

In questo modo viene meno la fiducia che hanno gli altri perché si sentiranno sempre sotto pressione, giudicati e aggrediti anche per cose banali.

Da recenti statistiche si è visto come i veri leader e maschi alfa che dimostrano le loro paure e debolezze vengano maggiormente considerati e apprezzati.

La paura fa parte di ognuno di noi

Chi ha il terrore dei proprio limiti non è considerato in grado di comandare, guidare e mostrare la via agli altri risultando ancora più insicuro e debole.

Un uomo che mostra apertamente la propria fragilità tipica di ogni essere umano e che, allo stesso tempo, da di sé un’immagine forte. Questi incute più rispetto di chi, sempre con la faccia arrabbiata e impettito si contrappone agli altri avendo paura di mostrare la sua naturale umanità.

Giusto per avere una sorta di check-list ecco una serie di situazioni in cui le tue paure prendono il sopravvento:

  • Quando hai il timore di dire il più semplice dei “non so”, se non consoci qualcosa ovviamente. Il non sapere non è una colpa, al massimo una mancanza che è peggio nascondere che palesare.
  • Se aumenti l’importanza delle tue esperienze, ad esempio quando dici ad una ragazza di aver avuto una relazione importantissima di 2 anni quando in realtà era solo una storiella di 2 mesi, giusto per farle credere che sei uno affidabile.
  • Quando sposti il “focus” dalle cose che non sai fare bene o che ti potrebbero mettere in cattiva luce agli occhi degli altri e minare la tua leadership.
  • Se ti capita di non capire qualcosa e anziché chiedere ulteriori spiegazioni, ti vergogni e rimani in silenzio facendo finta di aver compreso tutto alla perfezione.
  • Quando tenti di proiettare una tua personale immagine che dimostri sicurezza e decisione anche quando non hai la minima idea di quello che stai facendo.

Se in generale, almeno in uno di questo casi, ti ci sei rivisto allora è chiaro che tendi a nascondere i tuoi limiti e tenti di dare un’immagine che in realtà non è la tua, non è sana e neanche da alfa.

Come fare per risolvere queste situazioni? Semplicemente affrontando non solo la realtà, ma la verità assoluta e franca! Se non sai qualcosa alza la mano, si esatto come a scuola, e chiedi che ti venga rispiegata perché TU non hai capito.

La vera forza sta nella socialità

Un maschio alfa non può essere tale se non si confronta con un ambiente sociale, questa è una “condizione necessaria”. Devi affrontare e vivere in contesti diversi e con persone diverse non solo per essere, ma soprattutto per diventare un vero alfa.

Il contesto è un elemento che troppo spesso non viene considerato e che in realtà ti porta ad essere un beta o meno. Se ti trovi con la cerchia di amici, ci sono consuetudini tra di voi e un’intimità che vanno oltre il concetto di branco.

Queste cose, negli anni, definiscono dei rapporti intensi e molto meno formali grazie anche al fatto che vi conoscete da tempo. Da qui appare chiaro come sia inutile e forviante valutare la tua alphaness in situazioni simili.

I contesti in cui confrontarsi sono diversi e spesso con un numero maggiore di persone (ma non sempre), in cui la familiarità è quasi assente e ti poni non tanto per quello che sei, ma per quello che fai e come ti proponi ai tuoi interlocutori (da alfa o da beta).

La prima regola è il saper stare in mezzo alla gente, sembra molto banale ma vedo in molti la mancanza di questa socialità attraverso comportamenti alquanto discutibili, infantili e privi di pura alphaness.

In questo ti viene incontro studiare le espressioni del viso e valorizzare una dote meravigliosa come l’empatia.

Le caratteristiche di un maschio alfa e i comportamenti sociali

Vediamo alcuni comportamenti sociali- e le caratteristiche di un maschio alfa – particolarmente negativi che devi assolutamente eliminare.

Analizzali uno al giorno e se ti rendi conto che anche solo in minima parte li hai allora inizia da subito ad eliminarli.

Ci vorrà un po’ di tempo ma è il solo modo che hai per diventare un alfa: eliminare la negatività.

  1. Non ascoltare gli altri. Per stare in mezzo alla gente è fondamentale capire e comprendere quello che le persone ci dicono. Ragiona su quello che gli altri comunicano senza dare nulla per scontato o fermandoti all’apparenza. Un alfa ascolta, capisce quindi cosa gli altri dicono davvero e i loro bisogni. Questo ti renderà molto più amato, apprezzato e soprattutto rispettato. Ad esempio potresti vedere una ragazza, in ufficio, che vorrebbe proporre un’idea ma è troppo timida per farlo e a quel punto o chiederle da soli cosa pesa per aiutarla ad aprirsi. Questi sono gesti che le persone apprezzano perché le fa sentire importanti.
  2. Trovare sempre una giustificazione ai propri errori. Sbagliare è umano, e qualsiasi persona equilibrata e sicura di sé lo sa perfettamente. Anche se ti rode da matti quando fai un errore, magari perché pensi che possa minare la tua leadership, se ne commetti uno basta che dici una semplice parola: scusa (o scusate). Può sembrare banale ma di fronte a delle scuse, ad un’ammissione, nessuno può fare molto se non prendere atto della tua maturità e obiettività. Ovviamente non deve diventare una prassi, ci si scusa se si sbaglia veramente, altrimenti si diventa dei poveri zerbini ultra beta.
  3. Prendere le distanze dal punto di vista fisico. Qualsiasi leader fa uso attento del contatto fisico: una pacca sulla spalla, un sorriso, valgono più di mille parole di conforto. Con una ragazza se non la tocchi non sarai MAI in grado di sedurla. Per cui smettila di tenere le mani in tasca ed usale nel modo giusto, più avanti vedremo come.

Le caratteristiche di un maschio alfa: non all’egoismo

  1. Non saper accettare i complimenti. Questo è il caso in cui cascano tutti gli insicuri, timidi e beta in generale. Basta un semplice complimento e si capisce quanto una persona non sia serena con se stessa. Smettila di sbiascicare cose a caso se te ne fanno uno e dai l’unica risposta sensata del momento: Grazie. Inizia così, anche se non ti senti e vedrai che effetto avrà sugli altri e su te stesso.
  2. Giustificare sempre quello che fai, nel bene e nel male. A volte, quando si commette un errore, si fa più bella figura ad accettarlo che cercare di dare mille spiegazioni. Per farlo puoi essere serio oppure usare un po’ di autoironia che ti mostrerà come una persona umile, sicura di sé e leggera.
  3. Parlare sempre e sopra gli altri anche se non hai nulla da dire. C’è und etto che calza a pennello: la parola è d’argento, il silenzio è d’oro. Per cui se non sai cosa dire o credi che stai per dire qualcosa di fuori luogo: stai zitto. Stessa cosa se non ti interessa quello di cui si sta discutendo.

Le caratteristiche di un maschio alfa: non all’egocentrismo

  1. Fare un interrogatorio senza ascoltare le risposte. Capita spesso o in seduzione o in ambito lavorativo che si facciano troppe domande a raffica, che già non è un bene. Il peggio è che non si ascoltano le risposte. Quando si dialoga con qualcuno meno domande fai e meglio è. La domanda è spesso aggressiva mentre l’affermazione è più aperta e lascia spazio all’altro, anche di non dire nulla.
  2. Fare il buffone per attirare l’attenzione. Essere simpatico e far ridere gli altri è una qualità apprezzata nel momento in cui non diviene il tuo unico scopo nella vita. Ricorda che la gente deve ridere con te, non di te.
  3. Farsi compatire. Tutti noi abbiamo problemi, difficoltà e sfighe di varia natura. Un alfa lo sa e si rende conto che lui è quello forte nel branco. Non ha bisogno di fare il cucciolo indifeso per avere attenzioni perché è lui stesso che le da.

Le caratteristiche di un maschio alfa, come vedi, sono davvero tante. Non avere paura e affrontale con calma, una per volta per farle tue.

7 commenti su “Le caratteristiche di un maschio alfa che dovresti avere”

  1. Ciao Sensei ci siamo sentiti qualche lunedì fa x consigli su come riconquistare una donna molto importante per me. Al momento ho flirtato e conosciuto qualcuna ma niente più e credo che tu mi daresti un voto insufficiente nei modi e nei numeri oltre che x i risultati. Pecco sempre in sicurezza in me stesso, nell’essere poco assertivo e leggero. Ho acquistato 2 tuoi ebook e li trovo molto ben strutturati ed esaustivi… Ora vorrei chiederti se ci consigli una bibliografia sul diventare maschio alfa e sulla seduzione in generale. Oltre questo volevo sapere se tieni corsi privati o se fai training on the job. Se non ho intuito male non abitiamo distante, anche se credo di aver capito tu tenga alla tua riservatezza e lo rispetto.

  2. Vorrei porti una domanda, io non ho mai voluto provarci con una ragazza quando sentivo che lei fosse coinvolta più di me ma io non avevo un gran coinvolgimento emotivo, cosa ne pensi di questo mio modo d’essere?

  3. Buon Anno Sensei, innanzitutto. Nelle ultime settimane ho avuto modo di conoscere una donna alfa . Negli ultimi giorni ci siamo tenuti in contatto tramite whatsapp, per via della zona rossa. Oggi, mentre comunicavamo, se ne esce con un messaggio simile: “se vogliamo continuare a vederci devi fare ciò che dico io! Al che le ho scritto: “Questo è un tipo di risposta che non va bene con me. Se vogliamo continuare a vederci sono altre le caratteristiche che possono attrarmi in te: di sicuro non un contenuto simile. Con questo ti saluto e ti auguro Buon Anno”. Credi che il mio sia un tipo di risposta adeguato?

    1. Credo che lei sia una persona prepotente e irrispettosa, donne così non sono alfa, sono solo da perdere. Per me hai fatto bene.

  4. Non so nemmeno il motivo per cui mi accingo a scrivere. Forse per sfogarmi, quindi, gentile Sensei, perdona la prolissità e permettimi di darti del tu, anche se non ci conosciamo. Ho quarant’ anni e vivo in una desolata regione del Sud, in un paese con zero attrattive. È così per una vasta area, e i capoluoghi, unici centri un pò movimentati, si raggiungono con grandissima fatica su vie di comunicazione disastrate. Meglio pensarci cento volte prima di mettersi in auto. Finora ho avuto solo una ragazza, una che o io o qualsiasi altro era uguale, e per questo l’ho mollata. Le ragazze mi schifano, nonostante non sia brutto. Voglio dire, sembrano non provare interesse per me nemmeno all’inizio, quando a prevalere è l’aspetto fisico, figuriamoci dopo, all’emergere della mia impalpabile personalità. Già perché ho un brutto carattere, parlo pochissimo e quando apro bocca sento di avere l’attrattività di un pesce lesso: mi si ascolta per educazione più che per interesse. Le pochissime ragazze che conosco mi vedono come uno sfigato, forse perché timido. L’unica buona qualità del mio carattere è che ho una buona ironia, che però riesco ad esprimere solo con persone che conosco bene; a qualcuno che appena conosco devo risultare ovvio e noioso fino allo spasmo, ragion per cui scappano tutti via. Non sono laureato pur essendo piuttosto colto: non mi iscrissi all’università per motivi che ancora oggi ignoro. Non lavoro se non saltuariamente, e in nero, un lavoro stagionale che ovviamente non mi appaga. Ho qualche amico, pochi in verità, come dovrebbe essere, e forse solo uno di questi è l’amico: per gli altri sono l’ultima ruota del carro. Per inteso, non è che mi snobbino o che siano amicizie fondate sulla falsità; anzi c’è lealtà e rispetto. Solo, sento di essere sempre il secondo. Ho qualche interesse, qualcuno banale, altri particolari come scrivere poesie (ovviamente orrende) e forse non ci credi se ti dico che sei il primo a cui lo dico, mi vergogno anche di questo, uno sfigato quarantenne con ambizioni e abitudini adolescenziali.
    Eppure fino ai venti non ero così. Ricordo al liceo quando ero quasi riuscito a sedurre la più bella della classe, innamoratissima del ragazzo e dalla serietà monacale. Idem con altre ragazze del liceo, le più fighe e ambite, che mi morivano dietro senza che facessi nulla. Per la cronaca, avevo l’acne ed ero bruttino. Però avevo una personalità diversa, forse più spontanea, più ottimista, più immediata, non saprei come definirla. Che cacchio è successo da allora? Magari lo sapessi! Voglio dire, eventi oggettivi traumatici non non ho avuti, si è inceppato qualcosa e punto. Non ti pongo domande, non ne ho, e ti assicuro che spesso reagisco a questa condizione, mi sono costruito un bel fisico dal rachitico che ero, continuo ad acculturarmi ma niente, sempre lo stesso muro dove vado a sbattere regolarmente, un hic et nunc che oramai è il marchio impresso sulla mia devastata persona. Non pretendo che tu risponda e capisco benissimo se non lo farai. Chiedo scusa per il disturbo arrecato.

    1. Il punto è semplice (almeno per il mio punto di vista): poca autostima. Non deve crollare per forza di cose per un brutto accadimento, accade e basta. Spesso perché viviamo in un sistema che la distrugge per poi venderci qualcosa che vada a riempire il buco che il sistema stesso ci ha scavato dentro! Non posso darti consigli di vita, non sarebbe il mio campo quanto quello di uno psicologo (io ci sono andato ed è stato molto utile, ma vale per me), ti direi invece di provare e uscire con tutte le ragazze che puoi (anche bruttine), o anche conoscendole sui social, app e simili. Non per “scopartele tutte”, ma per aprire la mente al bello che le donne/persone, potrebbero offrirti indipendentemente dall’aspetto fisico. Vivile, conoscile e datti tempo. Magari la prima uscita andrà male, poi malino e infine anche bene. Esci dalla tua confort zone, scrivere poesie è bellissimo, ma queste hanno davvero un valore quando nascono da sentimenti ed emozioni vissute, e non devono per forza essere negative (es. Leopardi).

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