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Leggere il linguaggio del corpo come strumento di seduzione

Leggere il linguaggio del corpo, interpretare i gesti e la comunicazione non verbale ti permetterà di:

  • Capire ciò che l’altro pensa riguardo a quello di cui state parlando;
  • Intuire se l’altro sta provando sentimenti di rabbia, tristezza, perplessità, convinzione, timore, risentimento, fiducia;
  • Comprendere quando l’altro vi vuole sedurre;
  • Scoprire quando l’altro mente;
  • Utilizzare il vostro corpo per convincere e attrarre a voi gli altri;
  • Conoscere meglio voi stessi e comunicare in maniera più efficace e congruente in ogni contesto.

Leggere il linguaggio del corpo e la scienza

Il ricercatore Paul Watzlawick del Mental Research Institute di Palo Alto definì nel 1971 col suo testo: “Pragmatica della comunicazione umana”, due assiomi fondamentali della comunicazione.

Esaminiamoli insieme:

  • Ogni comportamento è comunicazione;
  • Non si può non comunicare.

Cosa significano secondo te questi due principi che sono stati adottati da ogni comunicatore come veri e propri pilastri?

Semplicemente che in ogni momento della nostra vita stiamo sempre comunicando qualcosa alle persone che ci circondano, ecco perché è utile leggere il linguaggio del corpo

Questo accade quando parliamo con il nostro miglior amico o con i nostri figli e inevitabilmente accade anche quando non proferiamo parola.

Leggere il linguaggio del corpo: un esempio pratico

Immagina che fuori ci sia una bella giornata di sole e quindi decidi di andare al parco. Dopo una passeggiata, giunto il momento di riposarti un po’, dai un’occhiata alle panchine del parco per scegliere dove sederti.

Alcune di queste sono occupate da diverse persone ed è per te impossibile metterti lì, mentre su due panchine è seduta una sola persona e lo spazio è quindi sufficiente per ospitare anche te.

Nella prima di queste l’uomo è seduto al centro e abbraccia la spalliera, nella seconda, è seduto lateralmente.

Quale panchina scegli?

È probabile che abbia optato per quest’ultima. Qual è la ragione? Evidentemente nonostante entrambe le persone già sedute siano in silenzio, ti hanno comunicato qualcosa di diverso che da hai interpretato nel primo caso come un:

  • «Preferisco stare per i fatti miei», e nel secondo come un:

  • «Sono propenso ad avere compagnia».

Come nell’esempio precedente dobbiamo sempre tener presente che anche quando non ci esprimiamo a parole.

Stiamo comunque trasmettendo silenziosi messaggi che giungeranno a chi ci sta vicino e saranno da questi interpretati in qualche modo.

Conoscere questa silenziosa forma di comunicazione vi darà la possibilità di avere maggior capacità di cogliere feed-back anche in assenza di conversazione verbale e vi permetterà di trasmettere agli altri un’immagine coerente con le vostre intenzioni.

Aggiungiamo poi che il professor Albert Mehrabian e numerosi altri studiosi hanno dimostrato che solo il 7% del significato percepito nella comunicazione è determinato dalle parole (canale verbale), il 38% dal modo in cui tali parole sono dette (canale paraverbale) e ben il 55% dalla comunicazione non verbale.

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