Anche se il mal d’amore non fa effettivamente parte del Percorso della Seduzione è un topic che spesso, nei siti di seduzione, viene un po’ ignorato.
Credo che sia dovuto al fatto che non è un argomento che vende, non si possono fare corsi dal vivo per le persone che stanno male per amore. Capita a tutti, almeno una volta nella vita, di soffrire oltre ogni modo e ci si convince che nessuno ha mai sofferto così.
Ci sta vederla in questo modo, specialmente quando è il primo amore a farci a pezzi. Però crogiolarsi nella sofferenza non porta a nulla: si deve affrontare il malessere. Le prime volte, di solito, sono le peggiori.
Non si hanno gli strumenti giusti per affrontare il dolore e la perdita, ci si fanno domande su come ci si sarebbe dovuti comportare o su cosa dire. Si prendono colpe che non sono proprie e si impazzisce letteralmente.
Devo dirti che in questo articolo non troverai una soluzione rapida, solo alcuni consigli che forse ti sembreranno inutili, ma ti assicuro che non è così. Oltre a esserci passato io stesso, ho parlato con molte persone e ho fatto domande sul mal d’amore per capire.
Così ho elaborato un mini-percorso per riuscire, o almeno provare, a gestire il dolore e superarlo. Se vedi che non diminuisce, ma aumenta e fai pensieri pieni di rancore, rabbia o gelosia, il mio consiglio è di rivolgerti a uno specialista.
Non sei pazzo, sia chiaro, solo molto sofferente.
Come è iniziato tutto
Si tende a dare consigli sul come conquistare una ragazza o anche la ex ma non come fare, finalmente, a lasciar andare il passato per tuffarsi nel futuro con po’ di ottimismo.
Solitamente l’iter è molto semplice:
- Segui il Percorso ed hai dei miglioramenti, così alla fine riesci a fare tua la donna dei tuoi sogni (magari con l’ausilio di Conquista la ragazza che ti piace).
- Ti godi il periodo di coppia tra week end al mare, cene il sabato sera e il venerdì accoccolati sul divano a guardare Crozza alla tv!
- E aggiungiamoci anche il Sesso!
- Poi purtroppo qualcosa si incrina e il rapporto inizia a prendere una brutta piega. Le cause possono essere infinite: un tradimento, incomprensioni, divergenza di valori, incompatibilità caratteriali, la fine dei sentimenti o il peggiore di tutti che è la paura di amare (la vedremo in un prossimo articolo).
- E così vi lasciate, all’inizio ti dispiace ma senti che è la cosa giusta da fare e i primi giorni sei anche contento, ti senti libero e molto più leggero. Poi però arriva quella grandissima stronza della malinconia che riporta a galla solo i bei momenti passati insieme e provi a riconquistare la Ex.
- Riconquistarla è, come dico sempre, possibile, ma se non si risolvono i problemi alla base tra voi due il risultato sarà che vi ri-lascerete.
- Lasciarla andare diventa l’unica cosa fattibile, e qui che purtroppo nasce il mal d’amore.
Come vedi questo è un iter generico, che può avere tantissime variazioni. Il problema però è che alla fine stai male e soffri come non avresti mai immaginato. Questo è il momento peggiore, ma allo stesso tempo il più importante per una tua crescita personale.
Il mal d’amore, come affrontarlo
La prima cosa da fare per affrontare il mal d’amore è farsene una ragione, che è finita e che per le prossime settimane (spesso mesi) starai male, uno schifo, sotto un treno! Si deve finalmente guardare in faccia la realtà che la vostra storia è per sempre finita.
Ripeti: è per sempre finita
Non ci sono più chance per voi, le avete provate tutte ma non potete aggiustare ciò che si è rotto.
E non provare a cercare di ricontattarla per nessun motivo, farsene una ragione diviene il vero scopo, in questo momento, della tua esistenza. Non ascoltare gli amici che ti dicono che il mare è pieno di pesci, perché loro non sanno cosa stai provando in quel momento, lo sai solo tu: sei SOLO.
Mettiti l’anima in pace, ormai sei entrato in un tunnel oscuro, freddo ed umido che durerà a lungo. La porta dietro di te non è sbarrata, ma scomparsa del tutto, c’è un muro di cemento che non puoi più superare. L’unico modo che hai per uscire da quel tunnel di malessere è andare avanti, anche se non ti va.
Mal d’amore, soffri ma c’è speranza
Per quanto tu non ci creda dall’altra parte c’è una uscita, magari è talmente distante che non riesci neanche a vederla, ma ricorda che c’è.
Ora puoi fare solo una cosa, iniziare a stare male e camminare, ci saranno momenti di grande sofferenza ed altri di sollievo in cui ti chiederai come’era possibile soffrire per lei.
Poi magari una canzone alla radio te la ricorderà e passerai alcuni giorni di totale e assoluta depressione.
Il silenzio, dopo il periodo di consapevolezza iniziale in cui sfogarsi con gli amici è necessario, è il secondo fondamentale momento per superare la sofferenza.
Basta parlarne con gli altri, basta crogiolarsi nei ricordi dolorosi, basta spaccare l’anima ad ogni povero Cristo con cui si parla! Rischi anche di cadere in depressione!
Una volta che hai sofferto come non mai, in solitudine, ti verrà naturale affrontare di nuovo il mal d’amore con le persone care e vedrai che ne parlerai con loro in un modo del tutto diverso.
La malinconia, bella e dolorosa
Malinconico ma privo ormai di quella drammatizzazione iniziale, perché avrai già percorso parte di quel famoso tunnel.
A questo punto non vuol dire che stai bene e che ormai il dolore è passato. Potresti portarlo con te ancora per moltissimo tempo, ma non devi avere paura di farti male di nuovo.
Hai fatto un’esperienza incredibile che ti ha reso più forte, se passato attraverso un malessere indicibile. Come cantava Ferradini “lascia aperta la porta del cuore vedrai che una donna è già in cerca di te“.
Questo articolo sul mal d’amore non vuole essere una semplificazione o banalizzazione del dolore che esplode quando finisce un rapporto di coppia. Ma una linea guida di base che puoi anche non seguire ma sappi che la base per vincere il dolore. Prima di tutto accettalo e accoglilo nella tua vita.
Lo so che possono sembrare solo parole vuote però sforzarsi per non farsi travolgere è veramente fondamentale. Non parlo da “Sensei“, ma da persona che ha vissuto il mal d’amore e che, dopo anni, mi rendo conto mi ha fatto crescere come uomo.