Tra i molti che mi scrivono una grande quantità di email o commenti iniziano con un laconico “mi ha lasciato”. A tutti è capitato di trovarsi in una situazione di questo tipo, travolti dalle emozioni e soprattutto dal dolore.
Si vuole smettere di soffrire, ma allo stesso tempo ci si aggrappa al dolore perché è l’unica cosa che ci rimane dell’altra persona. Non si ascoltano i consigli giusti, ma solo quelli più comodi per lenire il malessere e credere di avere qualche speranza di riconquistare la ex.
Le storie finiscono per tantissime ragioni, che dipenda dalla mancanza di attrazione, di intesa sessuale o di comunicazione poco importa, per adesso, ciò che conta è che stai male.
Prima di fare qualsiasi cosa, rischiando di commettere errori irreparabili, ti consiglio di fermarti. Non fare nulla perché le tue azioni sono spinte dalla disperazione e lei non le apprezzerà mai!
Farti vedere che soffri per essere compatito come un bimbetto piagnucolone la allontana, le dà ancora di più la certezza di aver fatto bene a lasciarti. Se pensi che torni facendole provare un forte senso di colpa perché soffri, è un errore.
Mi ha lasciato, posso riconquistarla?
Mi ha lasciato, è una frase che prima o poi nella vita tutti quanti ci troviamo a dire, ma c’è qualche possibilità di rimettere le cose a posto?
A volte sì, dipende dalle ragioni per cui lei se ne è andata e quanto tu sei disposto a metterti in gioco per lei.
Com’è possibile che fino a qualche settimana fa andava tutto bene ed ora lei ti ha lasciato? Probabilmente ti stai ponendo mille domande, ricordando i bei tempi andati in cui stavate in perfetta sintonia.
Credo sia capitato a tutti di subire una perdita del genere, di essere lasciati da quella che credevamo fosse la donna della nostra vita. Ora ti senti giù di morale, triste ed abbattuto e ti chiedi costantemente il perché di questo.
La domanda è sicuramente quella giusta, ma le risposte che tenti di darti sono per lo più sbagliate. Ti focalizzi sugli elementi sbagliati e non sulle vere cause che l’hanno portata ad allontanarsi.
Mi ha lasciato, qual è il vero motivo?
Per prima cosa dobbiamo affrontare una dura e triste verità:
Ti ha lasciato già tempo fa, ma non te ne eri nemmeno accorto. Infatti c’è un momento in cui si decide di finire una storia molto prima di quanto effettivamente si crede.
I tuoi ripetuti comportamenti ed errori l’hanno lentamente spinta via.
Già mesi fa era maturata in lei l’idea di cambiare qualcosa nel vostro rapporto, ha tentato di farti capire a modo suo cosa non le andava bene, cosa la allontanava da te ogni giorno.
La tua risposta potrebbe essere semplice:
Ma andava tutto bene, non c’erano segnali di crisi!
Sbagliato! Se non ci sono segnali di crisi allora è lì che ti devi preoccupare, il messaggio finale di un rapporto che muore da parte della donna è l’apatia.
Per tanto tempo avrà provato a mandarti segnali di fumo, ma tu vedevi altro.
Per prima cosa devi comprendere che probabilmente da parte tua non c’è stata malizia, ma soltanto che non eri in grado di leggere quei messaggi tra le righe.
Purtroppo il piano comunicativo tra uomini e donne è molto diverso. Quello che per lei era chiaro per te poteva essere totalmente oscuro ed indecifrabile.
Prendi un taccuino ed una penna, quando te lo dirò utilizzalo per fare gli esercizi
Esercizio 1.
La prima cosa che voglio tu faccia è ricordare, provare a rivedere il tuo rapporto con lei. Prova a pensare se ha mai dato segnali di fastidio e non parlo delle lamentele “da donna”, ma critiche più elaborate, ad esempio, sulla vostra vita di coppia.
In molte lamentano una mancanza di “visione comune”, significa che vorrebbero costruire altro e portare la relazione a un livello maggiore (convivenza, matrimonio o anche avere dei figli). In altri casi potrebbe essere la mancanza di comunicazione, di condivisione delle proprie esperienze o la semplice noia e monotonia.
Segnale su un foglio quelle che ti vengono in mente, inizia ad essere critico prima di tutto nei tuoi confronti e lascia fuori lei, non pensare alle sue colpe, ma alle tue.
E com’era la vostra vita sessuale? Travolgente e romantica come le prime volte oppure era diventata una routine, in cui sapevi cosa fare come se stessi seguendo un copione?
Domande:
- Quanto tempo è passato da quando le hai fatto una sorpresa?
- Oppure quanto tempo è passato da quando hai preso una decisione importante, prendendoti la responsabilità?
- Quanto tempo è passato da quando avete parlato del vostro rapporto, del vostro futuro o dei rispettivi obiettivi?
- O anche quanto tempo è passato da quando le hai detto “ti amo” o “sei bellissima”?
Ora un esempio pratico e soprattutto reale.
Un esempio concreto…
Esempio 1.
Domanda: Quanto tempo è passato da quando le hai fatto una sorpresa?
Risposta: 4 mesi. Perché non ci pensavo, magari a volte mi passava per il cervello l’idea ma mi dimenticavo perché in questo periodo sono molto stressato per il lavoro/università/famiglia. Certo potevo anche dirle che sono stressato, invece mi sono tenuto tutto per me, ma avevo paura che lei mi avrebbe lasciato se avesse saputo le mie difficoltà.
- Quand’è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa di nuovo a letto?
- Da quanto non ti sei rimesso in ordine o a dieta per piacere a te stesso e a lei?
Poniti domande di questo tipo, più che puoi e scrivi le risposte sul taccuino e mano a mano che vai avanti, per ogni risposta che hai dato elabora le ragioni per cui non facevi quelle cose.
Mi ha lasciato, ma sai le vere ragioni?
Per farti capire come funziona il cervello femminile ti racconterò una storia. Vedrai così qual è la differenza sul modo di pensare che hanno uomini e donne.
Prima di tutto devi comprendere che siamo veramente diversi, non per finta o solo da punto di vista fisico. L’approccio di una donna alla vita, ai sentimenti ed ai problemi è totalmente diverso da quello di un uomo.
Questo è dovuto a fattori evolutivi, infatti il ruolo in natura è essenziale perché è indice di specializzazione.
L’uomo deve quindi avere un’attitudine al comando, perché in natura è lui che decide cosa, come cacciare, dove vivere e spostarsi. Deve essere forte e razionale per risolvere problemi in modo rapido e preciso. La sua mente è focalizzata al pratico, al presente.
La donna è più propensa a seguire l’uomo nelle sue scelte, ma solo un uomo che valuta forte ed affidabile e che sa prendersi cura di lei e della prole.
La sua interazione sociale nel gruppo, dalla preistoria, è sempre stata maggiore, era lei con le altre donne a gestire la vita della comunità. Non a caso molte civiltà antiche erano di tipo matriarcale.
Le donne erano e sono abituate ad affrontare i problemi nel loro insieme, al contrario degli uomini che li sezionano e affrontano a “piccole” dosi.
Anche se non siamo più nell’antichità e che non si “lotta” più per sopravvivere, l’impronta ancestrale dei ruoli è rimasta, così come determinate attitudini che ci differenziano.
Pensiamo e agiamo in modi differenti
Esempio 2.
Un uomo ed una donna stanno facendo un lungo viaggio in macchia. È lui a guidare da circa quattro ore, non hanno particolarmente fretta ma devono arrivare in tempo per un appuntamento di lavoro. Ad un certo punto lei, guardando il suo compagno, gli dice:
“Se vuoi posso darti il cambio a guidare”
E lui tranquillamente risponde:
“Non c’è bisogno grazie, non sono stanco”.
Dopo circa venti minuti di silenzio lei si gira verso di lui, lo squadra attentamente e poi gli ridice:
“Guarda che sono abituata anche io a guidare in autostrada, guido io almeno ti riposi qualche minuto”.
A questo punto lui, un po’ infastidito le risponde:
“Tesoro, lo so che sei in grado, ma veramente non ti preoccupare sto benissimo, non c’è motivo per cui tu debba guidare al posto mio”.
A quel punto, senza accorgersene, il danno è fatto, basterà un attimo per scatenare una discussione.
Piangersi addosso e dire a tutti “mi ha lasciato” e poi sbrodolare una sequela inutile di lamentele non ti porterà nulla di buono.
Serve avere pazienza e ragionare
Fermati un attimo e ragiona, perché secondo te i due presto litigheranno?
Se tu fossi stato nella stessa situazione, in cui la tua compagna ti riproponeva più volte di guidare al posto tuo senza capire che non ne avevi bisogno, cosa avresti fatto?
Immagina se te lo avesse ripetuto non solo due volte come nell’esempio, ma tre o quattro, come avresti reagito?
GUERRA!
Quello che devi imparare è che uomo e donna hanno processi mentali diversi, capirlo ti permetterà di riconquistare la Ex ma, soprattutto, in futuro di non commettere gli stessi errori.
Tu uomo, riguardo all’esempio precedente, avrai ragionato in modo molto semplice:
Sto guidando, mi chiede se voglio il cambio, le dico di no perché non sono stanco.
Questo per ogni volta che te lo ha chiesto.
Risultato: ti infastidisci perché glielo hai detto una volta, non capisci il motivo per cui ti ripete la domanda in continuazione.
Vediamo invece cosa veramente intendeva dire la donna, le vere ragioni della sua domanda:
Lei, in realtà, non si preoccupa solo del fatto che tu stia guidando stanco (ragionamento tipicamente maschile) ma vuole dimostrarti di esserti accanto, di pensare a te ed ai tuoi bisogni. Vuole sentirsi utile, coccolarti e starti accanto.
Se lei fosse al tuo posto le farebbe un piacere infinito poter condividere un po’ della sua stanchezza alla guida. Ma non per lamentarsi o per avere il cambio, ma semplicemente per sentire che tu ci sei, che le stai accanto e le dimostri empatia.
La tua prima risposta soddisfa solo il bisogno di informazioni (bisogno molto più maschile), se vuoi il cambio alla guida.
Non essendo “soddisfatta”, non per egoismo sia chiaro, della tua prima risposta rifà la domanda modificandola in modo che “forse” anche tu capisca cosa intende.
Ma tu non lo capisci e le ridai la stessa identica risposta, credendo che la sua sia la stessa identica domanda (motivo per cui ti infastidisci ulteriormente).
Le donne funzionano, in fondo, allo stesso modo
E per lei è uguale, perché nella sua mente ti ha fatto due domande “diverse” alle quali hai dato la stessa risposta, e che di conseguenza significa che non le hai prestato attenzione.
Così lei penserà che si sta preoccupando di te e che a te non importa nulla, non le dedichi la minima attenzione ma fai finta di ascoltarla!
Come vedi uomo e donna, nei rapporti interpersonali, spesso ragionano su basi completamente diverse. Quello che si può fare è iniziare a dare più attenzioni non tanto a quello che dicono, ma a quello che intendono.
Ovviamente anche le donne devono imparare a comportarsi di conseguenza, perché capita anche a loro di dire: mi ha lasciato, e adesso cosa faccio?
Quanto conta l’attrazione
L’attrazione è sia fisica che mentale. Nel primo caso riguarda, quindi, più la sfera sessuale. Ci si trova, dopo anni, ad abituarsi all’altro e a perdere interesse e desiderio. Si tratta di condizioni fisiologiche (normali), ma entro certi limiti.
Ciò che accade in molti rapporti è una diminuzione da parte dell’uomo dell’energia maschile. Smette di essere il maschio della coppia, si mette in poltrona e perde qualsiasi interesse o spirito d’avventura.
E la donna prima si annoia, poi lentamente si arrabbia e infine diventa apatica. Smette di lottare e per un certo periodo sembra che la situazione si sia riappacificata. In realtà è solo la calma prima della tempesta.
Accade, quindi, che si rende conto di avere accanto a sé una persona diversa da quella di cui si era innamorata, così lo lascia.
Se sei stato attento alla spiegazione, avrai capito da solo che la soluzione alla rottura non è piagnucolare, ma riprendere lucidità e ritornare a essere la persona che lei ha amato.
Sei diventato la copia sbiadita di tuo nonno
Prima andavate in giro per l’Italia due volte al mese, poi una e infine ogni sei mesi! Ciò dimostra che ti sei rammollito. Per cui fermati, come già detto, e osserva i cambiamenti che hai subito negli anni e che ti hanno portato a essere differente da chi eri prima.
Quando si seduce e si è single, si cerca quindi una partner, si lavora sulla propria persona. In tanti, seguendo Il Percorso della Seduzione, sono passati dall’esserlo ad avere una fidanzata. Come hanno fatto? Migliorando, tirando fuori il meglio dalla propria persona e mettendosi in gioco.
Ma i miglioramenti vanno difesi, perché la vita di tutti i giorni e la pigrizia ci fanno ritornare a essere la copia peggiore di noi stessi.
Come vedi non si tratta di riempirla di messaggi, regali e lettere d’amore. Riconquistare una persona che ti ha detto in faccia “ti lascio” è un processo più articolato e intimo ma che offre più possibilità di riconquista rispetto alle teorie di alcuni fenomeni del web!
E costa anche molta più fatica. Ora sta a te decidere cosa vuoi fare, piagnucolare e comportarti quasi da stalker, o risvegliare l’alfa che è in te e lavorare sulla tua persona.
Mi ha lasciato, capisco le ragioni e affronto la realtà a testa alta.