Mi sento solo: la solitudine è stare soli, single, zitelli o quant’altro oppure è un momento importante che ci testa?
Come faccio spesso ho trovato un commento molto interessante e ho voluto farci un articolo. In questo uno dei più vecchi lettori di ilSensei.it, che ha seguito il Percorso con risultati ottimi, propone una sua personale esperienza e si domanda, alla fine, alcuni quesiti interessanti.
In corsivo il commento di un lettore, alla fine le mie personali considerazioni.
Dire mi sento solo è da beta o da alfa?
Ciao Sensei,
per prima cosa spero tu abbia passato una serena Pasqua con le persone a te care. Vorrei chiedere una tua opinione su questa domanda che gira un po’ nella mia testa. Forse l’ho già posta in altri termini ma voglio raccontarti un episodio capitatomi che mi ci ha fatto pensare ancora.
Ieri, pasquetta con alcuni amici (premessa: due bei ragazzi che hanno sempre avuto decine di ragazze e che ora sono felicemente fidanzati).
Uno di questi si è da poco fidanzato con una ragazza di un’altra città e ci ha chiesto se volevamo trascorrere la pasquetta con loro e gli amici di lei. Io, visto che lui ci teneva tanto a questo ho detto sì senza indugiare anche se il rischio era di passare una serata tra coppie.
Arriviamo nel posto prenotato e ci presentiamo con gli amici di lei: alcune coppie, dei ragazzi e qualche ragazza.
Come seduce un lettore di ilSensei.it!
Da qui inizio a flirtare con una di queste… ma senza farlo con coscienza. Nel senso che mi comporto nel modo che ritengo normale; mi siedo capotavola, ironia con tutti, un ottimo linguaggio del corpo sereno e rilassato, tono della voce sicuro. Il tutto con naturalezza e senza pensarci.
Vedevo che anche i miei amici (fraterni, ci conosciamo da oltre vent’anni) erano come ipnotizzati da questo mio naturale modo di fare. Senza rendermene conto – o meglio, me ne sono accorto subito ma non l’ho fatto di proposito – due di queste ragazze iniziano ad interessarsi a me. Io decido di giocare con una di queste.
Ragazza, normalissima, non una figa imperiale per capirci. Una persona normale con il quale scherzare e passare una bella giornata insieme.
Testo le mie “tecniche seduttive”. Cioè, ci ragiono un po’ su. Appena mi sfiora e fa una battuta inizio un contatto fisico leggero e ironico – spintarelle, pacche etc. – ma lo mantengo sempre – quasi – costante e piano piano aumento la superficie e il contatto.
Ironia e auto ironia sempre ma senza andare oltre. Meglio una battuta in meno. Ogni tanto stacco e vado a farmi un giro da un’altra parte (una sorta di caldo freddo) e passo del tempo senza calcolarla. Le chiedo il numero davanti a tutti (ma in una conversazione tra noi due) senza mettermi il problema e lei me lo dà immediatamente.
Il mio amico mi pende da parte e si complimenta come se avessi vinto il mondiale… mi ha detto che non mi aveva mai visto così naturale e che ho fatto benissimo… Lei inizia anche a mandarmi alcuni messaggi mentre siamo con gli altri.
La finiamo a cena tutti insieme, io vado in bagno per lavarmi le amni e al mio ritorno ho visto che mi hanno cambiato di posto per metterci vicini. La finiamo dividendoci la pizza manco fossimo fidanzati. La serata si conclude con lei palesemente sedotta e io (noi) che dovevamo andar via.
Ora… mi sento solo, è da alfa o da beta?
Lei non mi interessa, l’ho fatto per stare bene e passare una bella serata senza fare l’amico single tra le coppie. Mi sono divertito e ho notato che ho avuto una naturalezza anche davanti a chi, da ragazzo, essendo dei seduttori o comunque rimorchiatori, mi ha sempre messo un po’ in soggezione.
La domanda è questa, me la pongo da qualche tempo.
Sono un uomo che non riesce a ragionare nel classico modo “in tempo di guerra ogni buco è trincea”. Nel senso che se una non m’interessa, ci flirto, ci gioco ma da parte mia… finisce lì. Lo faccio per il gusto di farlo.
Alle volte (quando sono un po’ giù) penso sia paura di vincere, altre che sono troppo selettivo, altre che (come successo mi da poco così come ti raccontai).
Le persone che mi attraggono davvero ci sono ma, fino ad ora, sono state molto poche e che, essendomi indirizzato verso la ricerca di una donna Alpha o quantomeno vicino a questo, le riconosco e mi fanno passare le altre in secondo piano, perdendo interesse.
Il problema è che ne ho incontrato davvero poche
Sono soddisfatto di come sono stato, sono soddisfatto che – senza fare niente di forzato – chi mi conosce da anni ha visto un mio essere alpha senza sapere minimamente del mio percorso, però… quella malinconia – forse da beta – nella quale ti sarebbe piaciuto essere a quella giornata come uomo in una coppia, un pochino a fine serata è arrivata e così mi sento solo.
Mi piacerebbe un tuo parere,
Grazie
Che c’è di male nello stare per conto proprio?
Anche io, a volte, mi sento solo. E’ normale e giusto perché fa parte della natura umana, sia che si stia in coppia che da single. Il passo che secondo me va fatto è quello della consapevolezza e accettazione.
Amandosi prima di tutto. Se stai da solo allora puoi diventare un grande seduttore perché significa che ami te stesso e quindi puoi amare e farti amare dagli altri.
Non si deve avere paura della solitudine, va accettata come un dono e prova che si può superare.
I momenti di solitudine sono quelli in cui si pensa e ci si mette in gioca, in cui si fa introspezione e si mettono a nudo pregi e difetti. Un beta rifugge la solitudine perché in essa trova come compagnia solo paure e insicurezze.
Non aver paura della solitudine
Un alfa, al contrario, dice: mi sento solo, perché adesso voglio esserlo. Baglioni cantava:
“non c’è solitudine quando si è soli“.
Non dobbiamo focalizzarci su quello che avremmo potuto avere o vivere in una determinata situazione, ma su quello che ci è stato dato.
Il commento qui sopra lo mostra con chiarezza: l’autore ha avuto in dono, grazie al Percorso seguito in questi anni, una giornata da vero seduttore, da alfa sicuro di sé e dovrebbe rallegrasi di ciò e non rattristarsi per quello che non è stato.