Analizziamo le domande più frequenti che riguardano la prostata cercando di eliminare i dubbi più comuni e i falsi miti che interessano questa delicata e molto importante ghiandola dell’uomo.
Conoscerla è utile per capire come funziona il corpo maschile sia dal punto di vista fisico che sessuale. Infatti, un’infiammazione potrebbe essere la causa, ad esempio, della eiaculazione precoce.
Domanda: Cosa è?
Risposta: La prostata è una ghiandola, posta sotto la vescica, che fa parte dell’apparato sessuale maschile. Ha il compito di produrre il liquido seminale utile alla sopravvivenza degli spermatozoi (in quanto abbassa l’acidità all’interno della vagina) e migliora la loro mobilità durante l’eiaculazione.
Produce circa il 30% delle sostanze del liquido seminale quindi, eventuali problemi a questa ghiandola, si ripercuotono in maniera importante sulla fertilità maschile. Inoltre le sostanze prodotte dalla prostata servono per proteggere l’apparato sessuale maschile dagli attacchi degli agenti esterni.
Domanda: Quale è il medico che si occupa dell’analisi della prostata?
Risposta: L’urologo è il medico esperto che si occupa di analizzare l’apparato sessuale maschile tra cui la prostata e le vie urinarie.
I problemi della prostata
Domanda: Il tumore alla prostata si presenta con sintomi facilmente individuabili?
Risposta: No, soprattutto negli stadi iniziali può essere asintomatico in quanto colpisce la zona intorno alla prostata e non genera nessun disturbo. Solo in seguito, quando è anche la prostata ad esserne interessata, possono comparire disturbi alla minzione.
Domanda: I problemi alla prostata colpiscono solo dopo una certa età?
Risposta: I problemi si possono presentare a tutte le età nella vita di un individuo. In particolare le prostatiti colpiscono gli uomini tra i 20 e i 50 anni mentre il tumore alla prostata e l’ipertrofia prostatica benigna hanno una maggiore probabilità di colpire le persone superati i 50 anni di età.
Domanda: La prevenzione è importante per prevenire le malattie alla prostata?
Risposta: Sì, soprattutto superati i 50 anni di età è necessario effettuare annualmente visite di controllo dall’urologo che provvederà ad effettuare il PSA e l’esame di esplorazione rettale. Ricordiamo che la prevenzione è l’arma più efficace per tenere sotto controllo la prostata per trattare le varie patologie in tempo ed in maniera efficace.
Domanda: Il tumore alla prostata è ereditario?
Risposta: Se in famiglia ci sono stati casi si hanno maggiori probabilità di contrarre la patologia.
Dieta per la prostata
Domanda: L’alimentazione può incidere sull’insorgenza del tumore alla prostata?
Risposta: Numerosi studi hanno dimostrato una correlazione tra l’insorgenza del tumore alla prostata e il regime alimentare. In particolare è da privilegiare il consumo di vegetali, frutta, pomodori maturi, tè verde, vino rosso e olio di oliva.
Sono invece da evitare le carni rosse, e i prodotti caseari, in quanto l’alta presenza di grassi saturi, che producono durante la digestione i radicali liberi, aumenta il rischio di sviluppare il tumore.
Domanda: Il tumore alla prostata è curabile?
Risposta: Sì, se viene diagnosticato precocemente e quando la malattia è insorta da poco tempo. Quindi la prevenzione è ancora di più l’arma più utile per combatterlo.
Domanda: Ho notato la presenza di tracce di sangue nello sperma. Mi devo preoccupare?
Risposta: Il tumore alla prostata può provocare la presenza di tracce di sangue nello sperma (emospermia) ma non è l’unica patologia legata a questo sintomo. Ad esempio si potrebbe trattare di una prostatite (infiammazione della prostata) che in genere viene trattata tramite antibiotici. Se si nota sangue nello sperma è sempre consigliato rivolgersi ad uno specialista per effettuare una visita di controllo.
Prostata e problemi sessuali
Domanda: La prostatite può essere una delle cause dell’eiaculazione precoce?
Risposta: Sì! La prostatite produce alcuni processi infiammatori all’apparato genitale maschile e può generare il sintomo dell’eiaculazione precoce.
Domanda: L’Ipertrofia Prostatica Benigna è una delle cause dell’impotenza maschile?
Risposta: No, se l’intervento viene effettuato nel modo corretto non ha nessun legame con l’impotenza. In molti casi si può soffrire, però, di eiaculazione retrograda.
Domanda: Chi è più a rischio di contrarre il tumore alla prostata?
Risposta: Il tumore alla prostata ha maggiori probabilità di insorgere nei pazienti che hanno casi di questa malattia in famiglia e quelli che presentano un valore elevato di PSA.
Domanda: Dopo aver effettuato un esame da un urologo mi è stata diagnosticata una prostata ingrossata ma senza nessun sintomo di tumore. La devo togliere?
Risposta: Gli esperti suggeriscono che la prostata ingrossata deve essere tolta se il paziente presenta disturbi alla minzione (necessità di urinare frequentemente e a più riprese, getto di urina debole, sgocciolamento alla fine della minzione) che provocano uno sforzo eccessivo della vescica mentre si urina. Se non ci sono tali disturbi il medico suggerirà di effettuare ulteriori esami al fine di avere più chiaro il quadro generale.
Attenzione ai piccoli cambiamenti
Domanda: Ho notato tracce di sangue nelle urine. Mi devo preoccupare?
Risposta: La presenza di sangue nelle urine, chiamata ematuria, è un sintomo che deve essere tenuto sotto controllo tramite esami specifici. In alcuni casi il sangue può essere ben visibile ad occhio nudo dal paziente (macroematuria), mentre in altri casi viene diagnosticata solo per mezzo dell’esame delle urine (microematuria). Tra le cause della presenza del sangue nelle urine possiamo ricordare: tumori, infezioni alle vie urinarie e calcoli.
Domanda: Che differenza c’è tra l’ingrossamento benigno della prostata e il tumore?
Risposta: L’ingrossamento benigno della prostata e il tumore alla prostata sono due patologie diverse. L’ingrossamento benigno della prostata, o ipertrofia prostatica benigna (IPB), colpisce generalmente la parte centrale della ghiandola prostatica mentre il tumore alla prostata colpisce la parte periferica della ghiandola e si può presentare sia a pazienti che presentano una prostata normale e sia ingrossata. Il tumore alla prostata proprio per la sua localizzazione specifica inizia a dare sintomi solo nella fase avanzata della malattia mentre l’ipertrofia prostatica benigna fa sentire i suoi effetti già nelle fasi iniziali.
Domanda: Soffro di prostatite cronica, devo evitare i rapporti sessuali?
Risposta: No, i rapporti sessuali non interferiscono con il decorso della patologia e con le cure a cui ci si sottopone. Si possono avere comunque alcuni disturbi come l’eiaculazione precoce o dolorosa.
A rischio se…
Domanda: Il tumore alla prostata provoca sempre sintomi ben visibili?
Risposta: No, soprattutto negli stadi iniziali è una patologia asintomatica perché colpisce le parti periferiche della prostata. Solo negli stati avanzati può generare disturbi alla minzione.
Domanda: Il tumore alla prostata colpisce a tutte le età?
Risposta: Numerosi studi hanno evidenziato che il tumore alla prostata ha una maggiore probabilità di comparire dopo i 50 anni di età e difficilmente interessa i giovani. Le prostatiti, invece, possono insorgere anche intorno ai 20 anni.
Domanda: Come si può diminuire la probabilità di essere colpiti da tumore alla prostata?
Risposta: Gli esperti consigliano di seguire uno stile di via non sedentario e una dieta equilibrata di stile mediterraneo basata sul consumo di frutta e verdura.
Domanda: L’Ipertrofia Prostatica Benigna è una patologia benigna che non ha conseguenze sull’organismo?
Risposta: No, ’Ipertrofia Prostatica Benigna se non viene diagnosticata e curata in tempo può diventare cronica e portare conseguenze importanti su tutto l’apparato urinario e la funzionalità del rene.
Gli esami utili alla prostata
Domanda: Cosa è il PSA?
Risposta: Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è un esame che permette di individuare un eventuale tumore alla prostata. Si tratta di un esame del sangue che studia i livelli di antigene prostatico specifico che è una proteina che viene prodotta dalla prostata. È stato dimostrato che, se la prostata è colpita da tumore, il livello del PSA è più alto rispetto al normale in quanto le cellule malate tendono a produrne di più. Ricordiamo che soprattutto negli stadi iniziali tale tumore è asintomatico e il PSA è l’unico strumento per diagnosticarlo in tempo.
Domanda: Cosa è l’esplorazione rettale?
Risposta: L’esplorazione rettale è un esame effettuato dall’urologo per individuare la presenza di noduli prostatici all’interno del condotto anale. È un test semplice, veloce ed indolore che consiste nell’introduzione di un dito all’interno dell’ano con cui viene palpata la superficie prostatica. Questo esame, unito a quello del PSA, permette di individuare i segnali della presenza di un possibile tumore. In seguito sarà necessaria una biopsia prostatica per accertarsi della presenza del tumore.
Domanda: Quali sono gli esami per effettuare l’analisi?
Risposta: Abbiamo a disposizione diversi esami per tenere sotto controllo questa ghiandola così delicata: PSA, esplorazione rettale, ecografia prostatica transrettale e uroflussimetria.
Domanda: Mi sono sottoposto all’esame del PSA che è risultato elevato: cosa devo fare?
Risposta: Il PSA è il principale indicatore per diagnosticare il tumore alla prostata anche se il suo valore può aumentare anche in presenza di altre patologie come la prostatite o l’ipertrofia prostatica benigna. Per essere certi della causa dei valori elevati del PSA è fondamentale sottoporsi ad una biopsia prostatica.
Quelli più invasivi
Domanda: Cosa è la biopsia prostatica?
Risposta: La biopsia prostatica è un esame un cui vengono eseguiti una serie di prelievi di tessuto utili a diagnosticare la presenza del tumore alla prostata. Viene eseguita un’anestesia locale per evitare ogni genere di dolore e disturbo e l’intera operazione viene fatta sotto guida ecografica trans rettale. Vengono prelevati almeno 12 campioni di tessuto al fine di ottenere una mappa completa della situazione della prostata. L’operazione è accompagnata da una profilassi antibiotica che dovrà essere portata avanti per una settimana dopo l’operazione.
Domanda: Cosa è il nuovo esame chiamato PCA3?
Risposta: Il PCA3 è un esame delle urine che ricerca un gene associato al tumore alla prostata e che viene effettuato dal medico specialista dopo aver sottoposto il paziente ad un massaggio prostatico.
Questo esame non sostituisce il PSA, che rimane sempre fondamentale a fini diagnostici, ed è indicato a quei pazienti che hanno un sospetto di tumore ma in cui le biopsie hanno dato risultati normali.