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PUA: i famigerati artisti del rimorchio

Cosa sono i PUA? Si fanno chiamare artisti del rimorchio, sono una “scuola di pensiero” nata negli Stati Uniti circa negli anni ’80 e il cui libro precursore, almeno dal punto di vista commerciale è il famigerato Mystery Method (e anche The Game).

Per fortuna sono pochi i siti di seduzione che li seguono anche se una ventina d’anni fa erano tra i primi. A loro il merito di aver portato alla ribalta le “tecniche di seduzione” che, in realtà, erano ad appannaggio della psicologia.

Infatti, da sempre, negli studi socio-psicologici la seduzione è una vera e propria materia insegnata e studiata. Ci sono corsi interi che affrontano le tematiche relazionali, per cui i PUa non hanno fatto altro che rendere più “commerciali” dei concetti noti.

Allo stesso tempo, all’inizio, seguivano molto la PNL che era molto di moda. Ormai la Programmazione Neuro Linguistica ha perso molto del suo fascino, per fortuna, e non viene più vista come una regola ferrea.

Da qui si capisce come le basi scientifiche dei PUA siano valide, purtroppo sono state snaturate trasformandole spesso in formule segrete che ogni tanto funzionano, spesso no.

PUA è l’acronimo per Pick Up Artist, tradotto è l’artista del rimorchio. Una persona che dovrebbe conoscere così bene l’universo femminile, e maschile, tanto da mettere in campo tecniche, routine e strategie per sedurre con facilità disarmante.

Partiamo subito dall’idea di base: alcune cose funzionano, poi vedremo quali sono le ragioni senza andare a dare un giudizio di valore a riguardo.

PUA: può esistere davvero un “artista del rimorchio?”

Se così fosse significherebbe che la seduzione è un arte, mi pare un concetto abbastanza difficile da credere. Sicuramente è una dote, ma è tale se si ha un fine materiale, se si vuole ottenere qualcosa.

L’arte presuppone due elementi:

  1. la dote naturale,
  2. lo studio della tecnica.

Se la seduzione fosse una dote naturale, significherebbe che o sei capace di conquistare una donna, oppure non lo sei. In fondo un grande pittore è cosa rara, di conseguenza anche un grande seduttore.

Se fai un corso dal vivo con i PUA in cui ti insegnano le tecniche, ma non rimorchi mai, possono giustificarsi dicendo che non tutti hanno la stessa capacità naturale a sedurre.

Allo stesso tempo ti dicono che la seduzione la si può imparare, la famosa tecnica con cui potrai sedurre mille e più donne! Quindi c’è una parte che in teoria possono “venderti” che allo stesso tempo dipende da chi sei.

Mi sembra un modo molto furbo di porsi con uno scarico di responsabilità quasi inattaccabile. La seduzione non è un’arte, ma un comportamento sociale che tutti abbiamo dentro di noi e che alcuni sono stati in grado, per tante ragioni, di sviluppare di più.

Sedurre tante donne fa di te una persona migliore?

C’è qualcosa di male nel voler sedurre più donne? Secondo me no, anzi. Sedurre però è un qualcosa che non può essere visto solo da un’unica angolazione.

  1. Sedurre può significare portarsi a letto, scopare, rimorchiare appunto per mostrare agli altri quanto si è fighi o bravi, il proprio valore (valore che è un concetto che i PUA usano spesso, troppo secondo me).
  2. Oppure sedurre potrebbe avere una accezione meno “materiale” e più profonda, che non esclude il sesso, in cui si attira verso di sé una persona per affascinarla, conoscerla e farsi conoscere.

Ogni persona è libera di fare ciò che vuole, purché non ferisca o faccia danno agli altri.

Nei libri dei PUA scrivono sempre che si deve lasciare la ragazza “bene“, che le si da qualcosa di piacevole e che quindi il ricordo dell’esperienza deve essere positivo.

Questo è, a mio personale giudizio, un concetto di una idiozia incredibile, inqualificabile.

Dimostra che o non si conoscono le donne oppure una tale ipocrisia che obbliga a creare una scusa ad hoc per avere determinati comportamenti.

A parte rari casi, che ci sono sia chiaro, una ragazza desidera una storia o per lo meno avere la possibilità di creare un legame più profondo.

E’ nella loro biologia come il fatto che dopo il sesso, per l’ossitocina, si legano a quella persona. Se va via anche con un romantico bacio sulla fronte e un frase ad effetto loro staranno male.

E si pentiranno della scelta fatta: una notte di sesso non vale tale dolore. Chi conosce le donne lo sa. Chi le conosce ma non gli conviene ammetterlo si inventa delle scuse per poter perpetrare un determinato comportamento.

Certo ognuno è libero di agire come vuole, in teoria, se quindi non mente spudoratamente dicendo che vuole una storia, e poi si porta a letto una ragazza, non va demonizzato.

PUA o Alfa

Qui nasce il mio principale dubbio sulla loro idea, non è tanto il fatto che, rimorchiare ragazze sia sbagliato di per sé, come diceva uno più saggio di me: “da grandi poteri nascono grandi responsabilità” (o giù di lì).

Che tu possa sedurre qualunque ragazza (caso fantascientifico a dire il vero), è un “potere” che non devi per forza esercitare, anche se non fai nulla di male.

Perché tu puoi anche comportarti in modo non-sbagliato eppure potresti ferire qualcuno. Un vero maschio Alfa pensa, ragiona e comprende che questa dote va usata con attenzione ed empatia.

Sedurre una ragazza solo per portarla a letto non è una cosa di cui vergognarsi, ma un Alfa sa fermarsi perché comprende chi ha di fronte. Se fosse una tipa appena lasciata dal ragazzo perché la tradiva?

Oppure una con l’autostima sottoterra o quant’altro?

Si deve conoscere non solo la tecnica venatoria, ma anche e soprattutto la preda per avere la certezza che una volta lasciata libera non le abbiamo inferto ferite profonde.

Agire indiscriminatamente comporta una serie di danni inflitti a ragazze che non vedremo mai più, questo ci libera la coscienza ma ci rende persone crudeli, dei veri Beta.

Relazionarsi ha valore se c’è rispetto reciproco

Qualsiasi interazione con un persona ha dei risvolti che spesso non possiamo neanche immaginare, forse solo intuire. Una ragazza potrebbe lasciarsi andare una sera perché ha avuto una notizia molto brutta (o bella), ed essere in quel momento più sensibile.

Potresti farla stare bene, ma anche di ferirla. Se ha l’autostima a pezzi, se il suo ragazzo l’ha tradita o peggio, credi che sedurla e poi non richiamarla possa farle piacere o non farle nulla di nulla?

Chi ragiona così o non capisce nulla dei rapporti umani, oppure se ne frega del dolore che può provocare agli altri. Capita che sia lei a non farsi più sentire, magari dopo aver fatto sesso, e come ti senti tu?

Se ti è mai capitato allora ti sarai fatto mille domande su tutto:

  • se sei bravo a letto
  • o se non l’hai fatta godere abbastanza o sei durato poco,
  • se non si è divertita o non ti considera per una relazione

le domande sono tante, e tutte hanno un comun denominatore: il fatto che tu non sia abbastanza per lei.

Ma funzionano davvero le tecniche dei PUA?

In parte sì. Le ho studiate, applicate qualche volta e mi sono reso conto che non fanno per me.

Non significa che non funzionino, assolutamente no. Dico solo che ho trovato il mio modo di essere che mi fa stare meglio, il mio Percorso appunto.

Non dico che non dobbiate informarvi, anzi: sapere è fondamentale. Se una persona vuole studiare i PUA è opportuno che lo faccia con grande spirito critico per evitare di essere risucchiato da una spirale di disattenzione commerciale.

Ciò che anni fa poteva essere innocente, senza fini economici, negli anni si è tramutato in un vero e proprio business fatto di marketing e comunicazione aggressiva.

Metti la faccia o quello che dici non vale nulla: che stupidaggine

Tempo fa uno dei siti di PUA fece un articolo sugli altri blog di seduzione suscitando una serie incredibile di discussioni, litigi e arrabbiature neanche fossero all’asilo. Questo atteggiamento dovrebbe far riflettere sul livello generico.

Il mio sito di allora venne definito un buon sito. Però se io non mi facevo vedere doveva significare qualcosa (di negativo). Come se “mettere la faccia” desse più valore ai miei concetti: la società dell’immagine appunto.

Il metodo PUA si basa su comportamenti standardizzati, su routine (come le chiamavano i primi “artisti”), una sorta di schema per portare la ragazza di turno tra le lenzuola.

Io sono dell’idea, specialmente per chi è alle prime armi, impacciato o timido, che avere qualche salvagente sia utile (una routine o qualche argomento preparato). Ma che poi si debba imparare ad andare da soli!

Il metodo PUA si basa soprattutto sui grandi numeri: sono bravissimi a trasformare l’imbarazzo da approccio (e rifiuto) in un gioco andandolo a sfrondare della sua accezione negativa e spingendoti a provare a rimorchiare tante ragazze.

Su 100 una più disperata di te che ti da il numero la trovi anche. La tua autostima (o presunta tale) aumenta e la volta dopo sono 2 e poi 3 e poi 4 con il tuo ego che si gonfia.

Da una parte non è male, se a questa ipertrofia dell’ego fosse anche aggiunta un po’ di sostanza, umana e morale (cosa che alcuni siti fanno anche, non dico che siano tutti dei mostri).

Conclusioni

Poi accade che ti innamori, le tecniche non servono più a nulla, crolli. E ti fai male, molto.

Non posso e non mi sento di dire se il concetto di PUA sia giusto o sbagliato, se il loro approccio alla seduzione migliore e peggiore.

Però posso dire che non lo condivido soprattutto se focalizzato solo al guadagno. Stiamo parlando di PERSONE, non ti pezzi di carne e portafogli.

Trovo sbagliato il modo mercificato e banale con cui si affrontano tematiche personali, emotive e sociali.

Non è migliore che scopa di più. Non si dovrebbe dare il voto alle donne classificandole come un 5 o un 10 solo per far capire agli altri com’era fisicamente.

Si può stare con ragazze non belle, ma che per te lo sono e ti rendono la giornata magnifica. Chi valuta solo per l’aspetto fisico è vuoto, privo di contenuti e soprattutto inesperto.

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