Se ti dico di pensare a un uomo virile, cosa ti viene subito in mente? Secondo molti studi c’è una confusione sulla virilità specialmente negli ultimi anni, a causa dei mille messaggi discordanti che ci manda il sistema.
Di media si pensa subito al palestrato, all’uomo forte che non deve chiedere mai che tratta male la propria donna neanche fosse un uomo delle caverne.
Si confonde la sincerità con la brutalità, la schiettezza con la maleducazione, la sfacciataggine con l’aggressività. In pratica si ha un’idea di uomo virile facile, chiara che valorizza il lato peggiore dell’essere uomo.
Non è virilità, è invece qualcosa che gli assomiglia ma che provoca solo danni. Si scade così in comportamenti come lo stalking, la gelosia estrema fino anche alla violenza perpetrata sulle donne.
Lo stereotipo dell’uomo virile
Vediamo di delineare l’identikit del maschio virile secondo il pensare comune:
- Alto (e magari moro), mascella squadrata, spalle larghe e tartaruga addominale.
- Sfrontato ai limiti dell’indisponente.
- Che non ha bisogno di nessuno e non mostra mai il suo lato femminile e delicato.
- Le donne le prende e le tratta male.
- Ma in fondo è un buono romantico.
Sembra un personaggio di una soap! Un essere così può esistere nella fantasia di una donna, ma lì dovrebbe restare perché ha comportamenti aggressivi, troppo duri e al limite del sociopatico.
L’uomo virile secondo “la scienza”
Anche la scienza prova a dare una definizione più precisa, ma a mio avviso rischi anche qui ti scadere in un’idea un po’ pastificata e poco attuale.
Molti si rifanno al maschio alfa, quello nel mondo animale, e quindi le caratteristiche principali diventano:
- Forza fisica.
- Sicurezza.
- Rapidità nel prendere decisioni.
- Affermazione sociale e lavorativa.
- Totale (o quasi) indifferenza del parere altrui.
- Aggressività, anche fisica.
- Istintività.
- Sessualità molto marcata, disinibita.
In natura, la maggior parte delle caratteristiche appena elencate, sono necessarie per sopravvivere in ambienti pericolosi e altamente competitivi.
La nostra società, per quanto possa essere complicata ha un livello di competitività molto più basso dei leoni nella Savana! Di conseguenza certi atteggiamenti non sono funzionali, ma solo indice di una aggressività che scade spesso in violenza.
Dalla virilità alla violenza
Pensare che un uomo sia virile perché è pericoloso, aggressivo e fuori controllo, è malato. Nella nostra indole c’è una parte animalesca che dobbiamo imparare a gestire e vivere in modo sano.
L’animale che è in noi è sano nel momento in cui le sue azioni sono commisurate all’ambiente in cui vive. Per essere chiari, se sei in pericolo di vita è giusto scatenare tutta l’aggressività.
Ma se la lasci andare per una discussione su chi ha diritto a un parcheggio, allora hai un problema di rabbia che in una società civile non può e non deve esistere.
Per cui non confondere la violenza o l’aggressività con una sana virilità, un uomo virile sa stare in mezzo alle persone, ha una vita sociale equilibrata. Quello violento, al contrario, non sa relazionarsi con i problemi e le avversità, ma le aggredisce.
La gelosia è un’arma a doppi taglio, da una parte troppa indica insicurezze latenti e paure che vanno affrontate. Dall’altro una insensibilità poco umana. Una persona deve essere gelosa, ma stiamo parlando di una “quantità” minima che rende il rapporto più sano.
L’eccesso comporta litigate, discussioni e anche – nei casi peggiori – all’uso della violenza. Un uomo virile è geloso, ma senza eccessi.
Le caratteristiche dell’uomo virile
Fino adesso abbiamo parlato di cosa non è virile, vediamo di capire quali sono le caratteristiche principali ed equilibrate che indicano una sana virilità.
Non lamentarsi. E non dico che tu debba stare zitto di fronte a delle ingiustizie. Ma come può essere virile uno che piagnucola per ogni cosa, ha sempre da ridire e non gli sta mai bene nulla?
Un uomo virile non perde le staffe senza ragione, se qualcosa non funziona tenta di capire qual è il problema e lo affronta mantenendo la calma. Molti pensano che si debba gridare e dare pugni al muro per dimostrare la propria mascolinità. Sei un gorilla o un essere umano?
Si fa rispettare, ma non di certo con urla o mani addosso, lo fa mostrandosi risoluto e assertivo.
Ammette gli errori, che si rifà al punto precedente. Infatti devi essere sicuro e difendere le tue opinioni ma essere pronte e avere la mente aperta per nuovi punti di vista.
Non ricorre alla violenza fisica. L’unico caso in cui può essere accettata è per la difesa personale di sé stessi o altre persone in evidente pericolo. Anche se sei grosso e esperto di arti marziali, devi usare il dialogo per risolvere una discussione.
Minacciare o intimidire non di mostra virilità, solo di essere un prepotente pieno di problemi che non sa gestire la propria rabbia.
Si mette in gioco. L’uomo virile non ha paura di fallire o sbagliare, accetta il nuovo ed è aperto a nuove esperienze. Chiede consiglio senza paura, o spiegazione di qualcosa che non ha ben capito.
E, a mio avviso, una persona virile mette tanta leggerezza e sfacciataggine nelle cose che fa o dice.
Cos’è la virilità?
La virilità, a mio parere, non è unica e oggettiva. Ciò che conta davvero è di non reprimere la propria parte animale, senza però diventarne schiavi. Significa che puoi e devi lasciarla andare al momento giusto.
La difficoltà sta nel capire quando è giusto farlo, e quando è sbagliato. Ad esempio in camera dal letto libera la passione, l’istinto, lasciati andare che non significa essere “violento”. A volte andrà bene sbatterla sul letto, altre prenderla in braccio e adagiarla con delicatezza.
In alcuni momenti non dovrai lamentarti e accettare qualcosa senza dire nulla, altre volte dovrai alzarti in piedi e combattere per una ingiustizia. Non ci sono regole ferree e immutabili, l’unica cosa che indica sempre virilità è la voglia di mettersi in gioco senza la presunzione di avere sempre ragione.